Territorio
Quando assaggi un calice di vino, i suoi profumi, il suo colore e i suoi sapori, esprimono la personalità del territorio in cui viene prodotto.
Siamo in una terra di confine, storicamente di passaggio e di conquista. Durante la prima guerra mondiale i soldati italiani si spesero per difendere dai tedeschi l’ultimo accesso alla pianura friulana. Si narra che uno di loro resistette per trentasei ore prima di cadere presso la Bocchetta di Sant’Antonio, dove oggi la sua opera eroica è ricordata da una cappella.
Nel nostro vino ci trovi amori, discordie, contaminazioni culturali, convivenze; ci trovi, il carattere della gente friulana, persone riservate, che hanno bisogno di tempo per aprire il loro grande cuore.
L’Azienda Agricola Di Gaspero Flavia e Umberto si trova in Friuli, nel nord-est d’Italia, tra i suggestivi e apprezzati Colli Orientali. Qui, ai piedi delle Prealpi Giulie, le nostre vigne si estendono parte in collina e parte in pianura, in un territorio ricco di biodiversità. Le zone collinari dell’area sono marnose, a tratti con presenza di arenaria, e permettono al vitigno di produrre uve ricche di zuccheri e strutturate. Le aree pedecollinari sono invece argillose e conferiscono ai frutti struttura e aromaticità.
Nell’area di Faedis troviamo inoltre i terreni alluvionali del torrente Grivò, più superficiali, con scheletro grossolano frammisto ad argille, atti a produrre uve zuccherine e ricche di aromi primari.
Nei nostri 12 ettari vitati, coltiviamo vitigni rossi e bianchi, internazionali e autoctoni. A pochi passi dalla nostra cantina si snoda un sentiero che costeggia uno di vigneti. Seguendolo, arrivi alle cave di pietra oggi dismesse, testimoni della mineralità del territorio. Più avanti, l’ombra del bosco ti accompagna fino al torrente Grivò, sulle cui pozze e cascate volteggiano spesso falchi e poiane. Più in là sorge la Chiesa di San Rocco, conosciuta per gli affreschi della lotta di San Giorgio contro il drago.
In una terra così sfumata, produrre vino è un segno di buon vivere, che ci permette di intensificare il legame con ciò che siamo stati e che siamo. Nascosta tra le nostre nostre uve c’è la pace che la società attuale cerca, poi dimentica e poi cerca di nuovo.
Qui insomma con un calice è facile evocare memorie e percezioni. Fare la conoscenza di un vino ci ricorda di riflettere su ciò che mangiamo e beviamo tutti i giorni, affinché in ogni assaggio recuperiamo il tempo che ci serve per riconnetterci con noi stessi.